Manifestazione Legalità
GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME INNOCENTI DELLA MAFIA
Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, l’associazione Libera celebra la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Dal 1996, ogni anno, una città diversa scandisce, attraverso un lungo elenco di nomi, la memoria di coloro che si sono trovati nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Ad uno ad uno vengono pronunciati per non essere dimenticati e per farli continuare a vivere, sempre.
Prendendo spunto da Libera, anche noi quest’anno con il progetto “DIFENDIAMO LA LEGALITA’”, ci siamo impegnati, grazie all’aiuto della nostra docente di lettere, a “ pronunciare” attraverso i vari elaborati (poesie, parodie, scenette e canti) i nomi delle vittime del nostro territorio, quella di Michele Fazio.
Per questa occasione ci siamo recati presso l’Istituto “E.Majorana” il giorno 7 marzo.
Michele Fazio chi era?
Un ragazzo come noi, amante della vita , “Una fonte di energia ambulante”: così Pinuccio e Lella, papà e mamma lo definiscono. Un ragazzo sempre sorridente, pronto a sdrammatizzare anche le situazioni più dure e a dare una mano a tutti. Come quando, a 15 anni, iniziò a pagare col suo stipendio da barista le bollette di casa, di nascosto persino dal papà. O quando, con gli amici, offriva la cena ai compagni che una pizza non potevano permettersela, privandosi delle mance messe da parte. Poco tempo dopo quell’assunzione a tempo indeterminato tanto attesa, Michele è stato ucciso, per sbaglio, in un pomeriggio di Luglio.
Come altre vittime innocenti delle mafie, Michele ha avuto unicamente la colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. E Pinuccio e Lella hanno trasformato in grido la storia di Michele : sono riusciti a trasformare il dolore per la sua scomparsa in impegno, e l’impegno in speranza. Una speranza regalata a tutti quei giovani ai quali Lella si era rivolta sin dal giorno del funerale. Sta anche a noi, ora, raccogliere quest’eredità e continuare a ricordarlo. E’ d’uopo camminare al fianco di Pinuccio e Lella per affermare la giustizia e per difendere i nostri diritti, perché solo insieme possiamo costruire un futuro più giusto e più umano.
Redatto dagli alunni della 3H e dalla professoressa Briglia Patrizia
Manifestazione per la Legalità
“Difendiamo la legalità”
Il giorno 7 marzo 2019, alle ore 9:00 le classi terze della scuola secondaria di primo grado I.C “Umberto Fraccacreta” si sono recate presso l’auditorium dell’ Istituto sencondario di secondo grado E.Majorana del quartier San Paolo a Bari.
Le classi sono state ospitate grazie al cortese assenso della dott.ssa Petruzzelli Paola, Preside del suddetto Istituto, e con la partecipazione all’ evento della dott.ssa Brucoli Rosanna, l’ assessore alle deleghe del Comune di Bari Paola Romano, del Professor Giancane Daniele scrittore e poeta, dei docenti delle classi terze e dei coniugi Fazio. Dopo il benvenuto della Dirigente scolastica Petruzzelli, la nostra Dirigente Rosanna Brucoli ha posto agli alunni una domanda a seguito della quale si sono sviluppate diverse tematiche, dibattiti e progetti : Cos’è la legalità?
Una domanda dalle mille sfaccettature e che ha altrettante risposte ma il concetto è sempre lo stesso: il rispetto; verso l’altro, verso se stessi, verso la propria vita e quella degli altri.
I coniugi Fazio hanno spiegato dal punto di vista di una Mamma e di un Papà, di un uomo e di una donna, di combattenti per la giustizia, questo concetto. Lo hanno spiegato anche raccontando la tragedia della perdita del proprio figlio Michele. Ci hanno spiegato come un gesto piccolo e per qualcuno insignificante come comprare uno spinello o un pacchetto di sigarette da uno spacciatore, alimenti i guadagni della criminalità organizzata, e che una vita in più o una in meno per loro, non faccia la differenza. Con questa loro “politica” controllano i nostri quartieri, sorretti dall’ omertà e dal vandalismo.
La legalità è un concetto che si può capire solo se noi per primi non commettiamo atti illeciti e che possano recare danni a sé stessi e agli altri.
Manifestare la legalità può cambiare le sorti di una vita, di una famiglia, di tutti.
I ragazzi, in questa giornata, hanno manifestato le proprie idee presentando video, foto, canzoni riguardanti il bullismo, il cyberbullismo, la violenza, la corruzione, la contraffazione, il vandalismo, le mafie, le molestie… e attraverso questi elaborati hanno voluto raccontare una storia: la storia di una persona che vede in un momento cambiare la propria vita e si sente in bilico tra la verità, sempre difficile da raccontare, e l’omertà.
Alcuni di questi lavori, sono stati ispirati dal libro a cura di Daniele Giancane, “Legalità”. Lo scrittore ha risposto alle tante domande degli alunni riguardanti il tema della legalità.
A conclusione di questa giornata una cosa è ormai chiara:
La libertà è la condizione ineliminabile della legalità; dove non vi è legalità non può esserci libertà.
(cit. Piero Calamandrei)
M.Russo classe 3^B
Intervista alla Dirigente
![]() INTERVISTA ALLA DIRIGENTE SCOLASTICA PROF.SSA ROSANNA BRUCOLI
I ragazzi della classe 2^E hanno avuto l’onore di intervistare la nuova Dirigente dell’Istituto Comprensivo “U. Fraccacreta “di Bari-Palese.
Domanda: Quando è iniziata la Sua carriera?
Risposta: La mia carriera come Dirigente scolastico è iniziata nel settembre 2013
Domanda: Come è stata accolta in questa scuola?
Risposta: Benissimo, perché tutti desideravano un Preside stabile, dopo tanti anni di instabilità
Domanda: Da chi è stata accolta in questa scuola?
Risposta: Io sono stata accolta dalla segreteria e dalle professoresse Basso e De Liso, che mi hanno supportato passo passo
Domanda: Quando è arrivata in questa scuola, quali erano i problemi che ha trovato?
Risposta: Innanzitutto, ho trovato un grande disordine nell’organizzazione del lavoro e regole poco chiare, sia per studenti che per le famiglie e per il personale della scuola
Domanda: Come si sta trovando in questa scuola?
Risposta: Mi sto trovando benissimo ed è la scuola in cui vorrei mettere le mie radici
Domanda: Da ragazza le piaceva studiare?
Risposta: Sì, mi piaceva molto studiare da ragazza e vorrei studiare ancora oggi
Domanda: Ok, l’intervista è finita, quale messaggio vuole infondere a noi studenti?
Risposta: Per me il messaggio più importante è questo: avere sempre fiducia nei professori e comprendere il loro lavoro e il loro impegno.
Infine, i giornalisti in erba ringraziano la Dirigente e le chiedono una foto.
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Incontro con la Polizia di Stato sulle tematiche bullismo, cyberbullismo e devianze giovanili.
Martedì 9 gennaio 2018 , nella scuola secondaria di 1° grado “Umberto Fraccacreta” , si è svolto un incontro organizzato dalla prof.ssa Arpino Anna riferito alla legalità della scuola sulla tematica del bullismo cyberbullismo e devianze giovanili.
I relatori che hanno interagito con le classi 1^F, 1^D,1^E e 1^A sono il Dott. Melchiorre Filippo ( vice presidente della Commissione Cultura del comune di Bari ), Dott. Borraccia Roberto (Polizia di Postale di Stato) e il Dott. De Pasquale Domenico ( conosciuto da tutti come Mingo , inviato di Striscia la Notizia). Tutto questo è stato possibile grazie anche all’ adesione della Preside la Dott.ssa Brucoli Rosanna.
L’ incontro si è aperto con la visione di un cortometraggio intitolato “ Il compleanno di Alice” che parla di una ragazzina di circa 11 anni che per la sua timidezza, subisce continue violenze come insulti e offese da parte delle sue compagne di scuola. La mamma e il papà , troppo presi dal lavoro, non si accorgono della sofferenza della figlia che spesso finge di star male per non andare a scuola . Alice sogna una bellissima festa con tanti amici , giochi , palloncini e una grandissima torta , ma la realtà è diversa , e nessuno amico partecipa alla festa perché proprio loro l’ avevano boicottata.
Purtroppo sono tantissimi i ragazzini che a scuola subiscono violenze anche psicologiche e ogni giorno più di 160.000 adolescenti saltano le lezioni per paura di soprusi . Il 30% di loro compie atti di autolesionismo e il 10% di loro tenta addirittura il suicidio.
Subito dopo la visione del cortometraggio il Dott. Melchiorre Filippo , precedentemente citato , è intervenuto chiarendo alcuni dubbi e lasciando il chiaro messaggio che qualsiasi forma di bullismo va denunciata.
Successivamente il Dott. Borraccia Roberto ci ha spiegato il fenomeno del bullismo partendo dall’ origine della parola.
Infatti è una parola tedesca (BULE) che significa amico intimo , quello con cui si confida tutto , anche le proprie debolezze, e hanno spiegato , che proprio grazie alle loro vaste conoscenze sulle loro vittime le riescono ad attaccare nella psiche e addirittura riescono a fargli del male fisico.
Il relatore ha fatto, inoltre, notare che uno dei rami più spietati del bullismo è il cyber bullismo , che consiste nella diffamazione , sui social della vittima e , nei casi più gravi comporta la violenza corporea registrata in video e poi pubblicata , appunto sui social network. Questo ora è stato dichiarato reato nella legge n° 71 approvata nel maggio 2017 e al proposito di questo è stato detto che l’ anonimato in rete non esiste perché viene subito rintracciato il computer da dove è partita la pubblicazione di un immagine o di un video.
L’ attività si è conclusa con la raccolta di domande in forma anonima a cui il Dott. Borraccia ha risposto in maniera esaustiva.
Tutto questo impegno contro il bullismo e contro le idee distorte della realtà dei giovani , è stato molto d’impatto ed è servito molto perché comprendere che quando una persona riceve del male con un atto di bullismo e cyberbullismo deve sempre avere il coraggio di parlarne .
Articolo di giornale scritto da :Abagnale Beatrice, Calamita Alessandro, Dispoto Antonio Nicolò, Favia Gabriel
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