PROF.SSA ANTONELLA IACOBONE
dell'Istituto Comprensivo "U. Fraccacreata"

Incontrare e intervistare la nostra Dirigente Scolastica, per noi giornalisti in erba del progetto “Giornalino online”, è stata un’occasione davvero interessante ed emozionante: tante le domande alle quali ha risposto la nostra Preside.
Domanda: Quanti anni fa è iniziata la sua carriera di Dirigente Scolastico?
Risposta: La mia carriera ha avuto inizio, ben 26 anni fa, in una scuola primaria del Comune di Sesto S. Giovanni, in provincia di Milano, intitolata ad Anna Frank.
D.: Cosa ha studiato per poter diventare prima insegnante e poi preside?
R.: Dopo la scuola superiore, mi sono iscritta all’ università dove ho conseguito la laurea in quella che, con il vecchio ordinamento, era denominata Pedagogia ed è diventata successivamente Scienze della Formazione Primaria. Tutto ciò accadeva nel lontano 1980.
D.: Cosa pensa del suo lavoro?
R.: E’ un bel lavoro, perché offre la possibilità di organizzare attività con bambini e ragazzi incidere sulla loro formazione, attraverso delle attività scolastiche. L'unico lato negativo del mio mestiere è che è estremamente difficile, perché la scuola, oltre ad occuparsi della formazione dei ragazzi, è una Pubblica Amministrazione, quindi ha le stesse incombenze del Comune, con riferimento alla gestione del personale, alla sicurezza dei luoghi di lavoro, alla privacy, ecc.
D.: È il lavoro che ha sognava di svolgere da ragazzina?
R.: No, non ho mai immaginato da ragazzina di praticare questa professione, mentre, quando ero piccola, pensavo che da adulta avrei fatto il marinaio, perché volevo navigare. Successivamente, considerai anche la possibilità di fare l’avvocato.
D.: Le piaceva leggere? Quale era il suo libro preferito?
R.: Sì, ho sempre amato leggere e il mio primo libro, che mi è stato regalato all’età di sei anni, si intitolava “Sarah Grave, piccola principessa prigioniera”. Continuo ad amare la lettura e l’ultimo libro che ho letto è un’opera di Edgar Morin, “La conoscenza della conoscenza”
D.: Quando era studentessa andava volentieri a scuola ?
R.: Sono sempre stata una ragazza studiosa, ma da piccola non mi è mai piaciuto andare a scuola per via degli atteggiamenti di alcuni professori.
D.: Lei trova che la scuola di oggi sia molto diversa da quella che frequentava da ragazza ?
R.: Certo la scuola è migliorata rispetto al passato: al giorno d’oggi, si hanno a disposizione delle tecnologie molto avanzate che tendono a facilitare lo studio agli alunni e inoltre si dà molta attenzione agli studenti e alle loro famiglie. In passato, la scuola aveva un atteggiamento autoritario e si dedicava più tempo a casa allo studio, anche 5 o 6 ore ogni pomeriggio.
D.: Siamo molto contenti della ritinteggiatura della facciata dell'edificio scolastico della sede centrale. Quali altre migliorie ha in serbo per noi?
R.: I lavori al momento in corso riguardano l'installazione di un impianto WI-FI in tutte le sedi del nostro Istituto Comprensivo, l'incremento dei laboratori e della dotazione di LIM. Mi piacerebbe inoltre creare un orto, gestito dagli alunni e dalle loro famiglie, e migliorare la palestra, sia scoperta che coperta.
D.: E’ previsto qualche intervento di manutenzione per l’edificio della succursale?
R.: Ritengo che la succursale non abbia bisogno di interventi di manutenzione, perché si è provveduto già lo scorso anno.
D.: Le attività extracurriculari nella nostra scuola sono varie e interessanti. Pensa di proporne altre?
R.: Non penso di proporre altre attività extracurriculari, perché è importante che si facciano bene quelle già in corso. Tuttavia, credo che bisognerebbe incrementare le attività sportive come corsi di pallavolo o di danza ritmica e le cose che piacciono agli alunni.
D.: A tal proposito, cosa le ha fatto decidere di ricominciare il progetto di “Giornalismo e comunicazione online”?
R.: La decisione di riprendere il progetto è scaturita dalla convinzione che la comunicazione è essenziale nella nostra società. Infatti, grazie ad essa si possono veicolare molti messaggi, anche se a volte perfino i giornalisti più esperti non ci forniscono informazioni corrette. Invece, è giusto che voi ragazzi impariate come si deve trattare correttamente la comunicazione. Spero, inoltre, che troviate nel giornale online della scuola uno spazio in cui riflettere su ciò che vi circonda e dare sfogo alla vostra creatività.
D.: Vuole, attraverso il giornalino, lasciare un messaggio agli studenti del nostro istituto ?
R.: Sì, grazie. Il mio messaggio per voi studenti è un invito a vivere nella pace, nell'amore e nella solidarietà reciproci. Infatti, quelli della scuola secondaria di primo grado sono anni cruciali, i cui insegnamenti non dimenticherete mai: perciò è essenziale che impariate ad avere relazioni e comunicazioni corrette, soprattutto con i vostri amici. Trovo che questo sia addirittura più importante della cultura.
PON presso l’Istituto comprensivo “Umberto Fraccacreta” di Palese
L’ esperienza del PON “DISCORSO 2.0”
Il Programma Operativo Nazionale "La Scuola per lo Sviluppo" è uno dei 7 programmi operativi nazionali previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno finanziati dai Fondi Strutturali Obiettivo 1. I PON presso la nostra scuola sono iniziati ad aprile e quello di Italiano, intitolato “Discorso 2.0”, è iniziato il 27 aprile ed è terminato il 25 giugno; in 10 lezioni di 3 ore ciascuna abbiamo imparato a usare il Software Powtoon, per poter scrivere ed illustrare fumetti.
Dopo aver imparato le basi di questo programma, ci siamo divisi in coppie e abbiamo cominciato a scrivere un racconto sulla vita e l’uccisione di Michele Fazio e tanti racconti sull’immigrazione e l’accoglienza da parte della comunità di Sant’Egidio.
Le professoresse che ci hanno accompagnato in questo percorso sono: Anna De Liso e Rosanna Derasmo, le quali ci hanno insegnato e aiutato a trasportare le storie scritte sul foglio (lo storyboard), sul programma “PowToon”. Successivamente, abbiamo rivisto le storie, aggiungendo delle musiche e le nostre voci; in tal modo abbiamo realizzato gli storytelling.
Alla fine di giugno è stata organizzata una manifestazione, dove sono stati mostrati i lavori del Pon ai nostri genitori, agli altri compagni, ai professori, alla Dirigente, al Presidente della Circoscrizione Moretti e al padre di Michele Fazio, che è intervenuto facendoci capire l’importanza della legalità e dei nostri lavori per diffondere tale messaggio.
Davide Natilla 3^E